Prezzi dell’energia senza freni, nuova stangata nella bolletta di gennaio
Se lo stato non interviene, il 1° gennaio le bollette per gas e luce registreranno una spesa annua aggiuntiva di 1.200 euro per una famiglia tipo
“Crisi dei prezzi non era inattesa, ora costruire nuova energia”
Se lo stato non interviene, il 1° gennaio la bolletta del gas avrà un balzo del 50%, l’elettricità del 17%, forse del 25%, pari a una spesa annua aggiuntiva di 1.200 euro per una famiglia tipo. Sono i conti ancora provvisori di Nomisma Energia e Consumerismo.
Così l’attualità prende la mano anche agli economisti di Srm Intesa San Paolo che con il Politecnico di Torino hanno presentato a Bruxelles il rapporto «Med and Italian Energy», edizione 2021, un’analisi di scenario che traguarda le grandi politiche energetiche per un’Italia immersa nel Mediterraneo.
Un aumento strutturale?
Il rincaro dell’energia è definitivo o temporaneo? Massimo Deandreis (Srm) ed Ettore Bompard (Politecnico) con Francesca Passamonti (Intesa San Paolo) hanno ricordato che questo andamento dei costi dell’energia è strutturale, ma tutto sta a intendersi sulla durata nel tempo dell’aggettivo “strutturale”. Mesi? (Ieri la Commissione Ue ha preconizzato un rientro alla normalità entro aprile). Oppure anni? O più ancora?
Il nodo delle centrali “marginali” a gas
Di sicuro, sul mercato elettrico (guidato dal metano) il prezzo del chilowattora viene dettato dalle centrali “marginali” a gas, cioè da quelle centrali gas-peaker che sono il costo delle rinnovabili meteopatiche nella transizione energetica. Inoltre, con il calo della domanda energetica, nel 2020 il fenomeno sanitario ha fatto emergere le rinnovabili e ha spostato il costo del chilowattora dai combustibili fossili verso un rincaro dei mercati dei servizi ancillari per bilanciare l’incostanza rinnovabile.
Srm e Politecnico di Torino confermano anche le stime su un’eventuale ripresa di un effetto Covid sulla domanda di energia: «Non ci sono segnali tali da rivedere previsioni», avverte Deandreis, anche perché — passata la prima ondata della primavera 2020 — poi il sistema economico «ha mostrato una sua capacità di adattamento» e ha mitigato gli impatti delle ondate sanitarie successive.
Fonte: Il Sole 24 Ore